Palloni aerostatici dotati di telecamere di sorveglianza ibride, con sensori termici, radar e del sistema di identificazione automatica di tracciamento collegato alle imbarcazioni, verranno impiegati per controllare il confine europeo tra Grecia e Turchia. L’Agenzia europea di guardia costiera e di frontiera (Frontex) sta infatti testando due dirigibili per la sorveglianza marina, uno presso l’aeroporto di Alexandroupolis, nel nord est della Grecia, e uno sull’isola di Limnos.
I palloni, lunghi circa 19 metri, possono essere sollevati fino a 500 metri di altezza e inviare immagini in tempo reale di un’area pari a 40 mila chilometri quadrati. Se le condizioni meteorologiche lo permettono, sono in grado di operare 24 ore su 24 per una settimana consecutiva, garantendo una sorveglianza ininterrotta del mare. Le immagini vengono trasmesse simultaneamente ai centri operativi Frontex, alle Forze armate e alla Guardia costiera greca per consentire il coordinamento degli interventi. L’iniziativa fa parte dell’operazione Poseidon, che va avanti dal 2008 e ha sollevato numerose critiche e denunce sulla gestione europea dei migranti in arrivo verfo i confini del blocco.
“Naturalmente stiamo osservando e seguendo gli sviluppi specifici in Afghanistan e Tunisia che potrebbero avere un forte impatto sui flussi migratori verso l’Unione europea”, ha detto a Reuters il portavoce di Frontex Piotr Switalski “ma la sorveglianza delle frontiere nell’area marittima dovrebbe essere notevolmente migliorata grazie a questo sistema innovativo”. Infatti, nonostante molti paesi europei abbiano già bloccato i rimpatri dei profughi afghani, in risposta all’avanzata delle truppe fondamentaliste talebane, il ministro per le Migrazioni greco, Notis Mitarachi, ha dichiarato che la Grecia non è pronta per gestire un ennesimo grande afflusso di migranti.
Per ora, tra gennaio e luglio 2021, solo 22 mila migranti hanno provato ad entrare in Unione europea attraverso i Balcani, ma le autorità greche temono il ripetersi degli eventi del 2015, quanto più di un milione di persone tentò di attraversare le frontiere passando per la penisola Ellenica. A oggi, più di 400 agenti Frontex e diverse decine di veicoli, equipaggiati con videocamere termiche e otto motovedette sono già di stanza in Grecia, ma i recenti avvenimenti in Afghanistan potrebbero richiedere un ulteriore impegno delle attività di monitoraggio.
Inoltre, nel caso si venisse davvero a creare una tale situazione di emergenza, sia Frontex che le autorità greche dovranno essere in grado di assicurare l’accoglienza di tutte le persone in pericolo ed evitare il ripetersi dei respingimenti di migranti, come quelli documentati da Amnesty international lo scorso giugno.
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